29 dicembre 2014.
MUSEO PEPOLI: cento anni di storia 1914 - 2014.
Pubblicato a cura degli Amici del Museo Pepoli e del Museo Regionale Pepoli,
in occasione del centenario dell'inaugurazione di quest'ultimo, un opuscolo la
cui copertina è riportata a fianco.
La pubblicazione curata da Angela Morabito, Lina Novara, Leonarda Maria
Paladino, Daniela Scanadariato, ripercorre in maniera sintetica, ma anche molto
precisa ed esauriente, la storia del Museo Pepoli di Trapani.
Interessante scoprire che, morto il suo fondatore Pepoli, il nuovo direttore
dovrà essere nominato dal Consiglio d'amministrazione dietro concorso da tenersi
in Firenze avanti una Commissione composta dal direttore o presidente
dell'Accademia di Belle Arti, dal direttore del Museo Nazionale detto del
Bargello e dal direttore della Galleria degli Uffizi. Si apprende che verrà
nominato il napoletano Antonino Sorrentino che dopo avere dato un ordinamento
razionale e scientifico alle opere esposte, rigorosamente selezionate, procede
all'inaugurazione del museo l'11 aprile 1914.
Nell'opuscolo viene riportato, tra l'altro, come sono pervenute le opere al
museo, i vari passaggi dalle competenze dal Comune allo Stato, alla Regione, le
trasformazioni dell'edificio che lo ospita e delle varie soluzioni espositive
adottate.
Si apprende ancora che il 13 gennaio 1940 una circolare "riservatissima" del
Ministero dell'Educazione Nazionale dispone che devono essere apposti dei segni
distintivi per la protezione antiaerea e che il 7 giugno 1940, tre giorni prima
dell'entrata in guerra dell'Italia, arriva al Direttore, con una nota "riservata
urgentissima", l'ingiunzione a chiudere il Museo e a proteggere le opre d'arte.
Dodici giorni dopo l'entrata in guerra si ha il primo bombardamento aereo di
Trapani che solo casualmente non colpisce il museo, infatti delle bombe
scoppiano proprio a venti metri da esso. A seguito di questo avvenimento si
provvede alla salvaguardia del materiale artistico, in particolare, si apprende
dall'opuscolo, che le opre in marmo vengono protette con sacchetti di sabbia o
con coperture murarie.
Cliccare qui o sulla copertina per visionare l'opuscolo.